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Intervento FIni MIlano

Intervento Alessandro Buccelli congresso provinciale

martedì 30 novembre 2010

«Onorevole Presidente berlusconi, lo Stato non è lei. E dopo di lei non c'è il diluvio»


Generazione Italia: dai giovani di Fli lettera di sfiducia al governo
Il movimento finiano: «Consideriamo conclusa negativamente l'esperienza di questo governo»

«Onorevole Presidente berlusconi, lo Stato non è lei. E dopo di lei non c'è il diluvio»

Generazione Italia: dai giovani di Fli lettera di sfiducia al governo

Il movimento finiano: «Consideriamo conclusa negativamente l'esperienza di questo governo»

Gianfranco Fini, leader di Fli (Ansa)
Gianfranco Fini, leader di Fli (Ansa)
MILANO - «Generazione Italia considera conclusa negativamente l'esperienza di questo governo che, come fosse un suo feudo personale, ha presieduto. I patti richiedevano l'immediata approvazione di una legge antitrust che eliminasse il monopolio di Mediaset e che favorisse il rinnovo strutturale della Rai restituendo ai media la loro libertà e democratica funzione per informare imparzialmente ed obiettivamente l'opinione pubblica. I patti richiedevano la netta separazione tra gli interessi personali dal Capo del Governo e la sua funzione di altissimo Pubblico Ufficiale». È l'incipit della «Lettera di sfiducia» pubblicata da Generazione Italia, il movimento che fa capo a Futuro e Libertà.

IL RICHIAMO - « Lei in campagna elettorale - si legge ancora nella lettera - ha promesso di risolvere il secolare problema meridionale, di garantire la pace sociale, di sostenere la piccola e media impresa, di eliminare la partitocrazia e lo Stato padrone; di fare dell'Italia un grande paese ad ispirazione liberal-democratica. Il suo Governo ha inteso la governabilità come fine a se stessa, il potere per il potere, la governabilità per la governabilità - proseguono i finiani - un Governo non intenzionato ai cambiamenti, un Governo dei conflitti con la magistratura e con il sindacato, un governo del controllo dell'informazione« »Nella nostra alleanza - scrive ancora Generazione Italia - c'è chi ci accusa addirittura di sovvertire lo Stato di diritto perchè chiediamo una verifica, falsificando la verità e dichiarando che questo Governo non sarebbe il frutto, come nel passato, di una contrattazione post elettorale, bensì, sarebbe la conseguenza di un patto preventivo stipulato davanti agli elettori«. »E quindi solo a Berlusconi - prosegue la dura requisitoria di generazione Italia - se è vera la premessa, competerebbe concedere la verifica e implicitamente mantenere o sciogliere le Camere. È una tesi che lede i poteri costituzionali del Presidente della Repubblica e lascia trasparire il ritorno nella politica di dogmi antiliberali. Onorevole Presidente, lo Stato non è lei. E dopo di lei non c'è il diluvio. Le chiedo con quali diritti Lei batta i pugni sul tavolo dichiarando la sua insostituibilità? Con quali diritti Lei pretenda di interpretare personalmente la Costituzione tuttora in atto? Onorevole Presidente, Lei non è l'uomo della provvidenza, tutt'altro. L'Italia è una Repubblica democratica, in cui il Parlamento elegge e fa cadere i Governi, valutando i meriti e i demeriti di chi presiede o fa parte del Governo - conclude il mesaggio - il tradimento è solo quello di chi, ad un Paese disperatamente alla ricerca di un patto costituente, contrappone voglia di potere e minacce di tumulti di piazza».


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lunedì 29 novembre 2010


Domenica 28 novembre ad Jesi si è svolta la prima Assemblea regionale di Futuro e libertà, tantissima la partecipazione degli oltre 50 circoli della regione e naturalmente il Circolo di Osimo si è presentato con la maggior parte dei suoi iscritti.
Il circolo di Osimo ringrazia la direzione di FLi , perché durante l’assemblea è stato inviato un caldo abbraccio ed un affettuoso saluto ad Alessandro Buccelli.

Il messaggio Forte che è passato all’assemblea è stato «NON SIAMO il partito degli scontenti, né le stampelle del governatore Spacca». Sono i due forti messaggi che la prima assemblea regionale di Futuro e libertà ha lanciato ai partecipanti. Un’assemblea a cui sono intervenuti gli onorevoli Italo Bocchino e Roberto Menia dopo l’apertura del senatore e coordinatore regionale ,Mario Baldassarri.
«E’ il Pdl la stampella di Spacca, Ciccioli si guardi allo specchio» ha attaccato Corrado Speranza, coordinatore di Fli Macerata.
Da Bocchino è arrivata la richiesta di dimissioni di Silvio Berlusconi per un «governo di responsabilità nazionale» e la certezza: «Non siamo revanscinsti né alla ricerca di colpe o tradimenti. L’unico traditore è la Lega che col suo ricatto è diventata il padrone della politica. Con noi non accadrà mai che i simboli della Lega occupino i banchi di scuola».
Circolo Generazione Italia, Futueo e Libertà Osimo

Foto dell'Assemblea regionale di Jesi




1° Assemblea regionale di Futuro e Libertà

sabato 20 novembre 2010


Grande successo di affluenza al gazebo per il Manifesto per l'Italia di Futuro e Liberta', sono state raccolta circa 50 firme per la sottoscrizione del manifesto e 32 per la sottoscrizione x la salvaguardia della scuola Bruno da Osimo, unica scuola rimasta al centro storico, nella mattinata di sabato sono intervenuti Daniele Silvetti responsabile regionale di Fli ed Alessandro Gentili responsabile provinciale, si ringraziano i circoli di Senigallia e Loreto che in questi giorni difficili per il circolo di Osimo ci hanno aiutato.
Oltre al successo per' affluenza alla sottoscrizione siamo particolarmente contenti per il miglioramento delle condizioni del nostro leader Alessandro Buccelli.

Circolo generazione Italia futuro e Liberta Osimo

mercoledì 17 novembre 2010

Manifesto per l'Italia, sabato e domenica ad Osimo

È passata ormai una settimana dall’incidente di Alessandro,fortunatamente le condizioni che all’inizio sembravano gravissime, oggi stanno migliorando, sicuramente la forza e la tenacia di Alessandro anche in una situazione grave come questa, sta venendo fuori e siamo fiduciosi che tra qualche settimana tornerà alla normalità.
Il circolo di Futuro e Libertà anche senza il suo Leader è attivo e coeso negli impegni presi, venerdi saremo presenti dalle ore 17,00 all’inaugurazione del Circolo di Futuro e Libertà di Loreto , dove interverrà l’Onorevole Italo Bocchino il quale sostenendo con particolare attenzione l’evolversi dello scenario politico marchigiano, sarà presente anche ad ancona alle 18,00 per l’inaugurazione della Sede Provinciale di Futuro e libertà , e terminerà il suo giro marchigiano a Monte san vito per l’inaugurazione del Circolo di Futuro e libertà.
Saremo presenti sabato e domenica in piazza Boccolino con il Gazebo per la sottoscrizione e condivisione del Manifesto per l’Italia ed invitiamo tutta la cittadinanza a prendere parte a questa nuova grande famiglia politica italiana.
Nell’occasione metteremo a disposizione dei cittadini osimani anche la petizione contro la vendita della scuola Bruno da Osimo, e a favore delle scuole nel centro storico.
Consideriamo, avendolo rilevato anche in tempi non sospetti, tale problematica non di interesse politico, ma assolutamente sociale che va oltre ogni interesse personale , ma deve essere prerogativa per la tutela di tutti i cittadini residenti e non , nel centro storico di Osimo.
Sarà presente un rappresentante del consiglio di quartiere di Osimo centro.

Circolo Futuro e Libertà Osimo

venerdì 12 novembre 2010

Fotografia Dell' Italia

“Famiglie in difficoltà, adulti che sono estromessi dal sistema, giovani in cerca di occupazione stabile anche in vista di formare una propria famiglia, sono situazioni che continuano a farsi sentire con accoratezza. Si aggiunge a livello della scena politica una caduta di qualità, che va soppesata con obiettività, senza sconti e senza strumentalizzazioni, se davvero si hanno a cuore le sorti del Paese, e non solamente quelle della propria parte. […] Non è più tempo di galleggiare. […] E’ possibile – chiediamo rispettosi – convocare ad uno stesso tavolo governo, forze politiche, sindacati e parti sociali e, rispettando ciascuno il proprio ruolo ma lasciando da parte ciò che divide, approntare un piano emergenziale sull’occupazione? Sarebbe un segno che il Paese non potrebbe non apprezzare.”

Queste parole, pronunciate ad Assisi dal Cardinale Bagnasco, sono una lucida fotografia di come appare l’ Italia oggi, di come la vediamo “noi”, di come ci vedono gli “altri”.

Ovviamente il dipinto ha tinte fosche e tratti nervosi, ma il segno “positivo”, che si può e si deve cogliere per iniziare l’opera di ricostruzione, è che sull’analisi sono d’accordo pressoché tutti gli esponenti della società civile e politica del Paese. Come dire: se la diagnosi è univoca, il momento di iniziare la terapia è vicino.

E’ lo stesso governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, spesso citato anche a Bastia Umbra, che rilascia un’intervista riepilogativa del disastro in cui versa il sistema Italia. Draghi sottolinea come la competitività, la crescita e la creazione di reddito da lavoro siano ad un livello troppo basso. Ciò crea un impatto rovinoso sulla vita dei giovani, diventati categoria debolissima, penalizzati dalla disoccupazione, dal lavoro irregolare e dal precariato, che troppo raramente si trasforma in un impiego stabile. Draghi procede sottolineando che senza la prospettiva di una graduale stabilizzazione del lavoro precario si hanno effetti negativi di lungo periodo su produttività e profittabilità. D’accordo con il governatore della Banca d’Italia si è detto il segretario generale della Cgil, non proprio portavoce degli interessi dei banchieri, Susanna Camusso.

Secondo Camusso, “Draghi rimette al centro i veri problemi del Paese”, aggiungendo: “Il futuro dei giovani passa dal lavoro e i primi temi da affrontare sono quelli della stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari e della regolarizzazione dell’occupazione. […] Giustamente Draghi collega la ripresa, oltre che alla stabilizzazione dei precari, anche alla crescita dimensionale delle nostre imprese che rimane ridotta nel confronto internazionale”.

Al coro di analisi che vanno nella medesima direzione si aggiungono quelle di Emma Marcegaglia e di Gianfranco Fini.

Marcegaglia esorta la politica a trovare una soluzione che renda il Paese governabile. “Non si può rimanere a lungo in una situazione di incertezza e di non governabilità che penalizza tutti, a partire dalle imprese che devono investire e andare avanti” – chiosa Marcegaglia, che sembra ricordare che il tempo scorre e che la legislatura non può perdere altre occasioni per mettersi al servizio del Paese, come avrebbe dovuto fare da principio.

Il fondatore di Fli, Gianfranco Fini, durante il discorso di Bastia Umbra rileva la necessità di un “nuovo patto sociale”, frutto della convocazione degli “stati generali dell’economia e del lavoro”. E’ questo il passaggio fondamentale, secondo Fini, per poter parlare di un patto di legislatura.

Fini ha fatto riferimento al patto per la crescita stretto da datori di lavoro e sindacati “assente la politica, perché la politica ha la testa altrove”. Ha proseguito accennando all’indiscusso decadimento morale nel quale sprofonda la società, decadimento che non sarebbe figlio della modernità, ma che dipende invece “dalla perdita del decoro, del rigore dei comportamenti di chi è chiamato ad essere d’esempio come personaggio pubblico”. A tal proposito si rilevi la citazione della frase del Papa, Benedetto XVI: ”La spazzatura non è solo nelle strade ma anche nelle anime e nelle coscienze”.

Tale frase risulta di un’efficacia stringente: il pattume morale di taluni può avere effetti devastanti per la vita di molti, per il bene pubblico. Non sembra un caso che il decadimento di un Paese passi per crollo di edifici millenari e per ciò stesso carichi di significati, per la rabbiosa esondazione di fiumi che riduce senza casa migliaia di persone, sembra che neppure l’ambiente riesca più a contenere tanti disastri perpetrati in questo Paese dalle enormi potenzialità.

Sarebbe bello che ad esondare fossero le coscienze, che gli uomini politici sentissero la cogente responsabilità di ricomporre le differenze, almeno per un lasso di tempo necessario per traghettare il Paese verso una situazione dignitosa da cui ripartire.

Viene da chiedersi se gli stessi uomini che si scandalizzano, a buona ragione, per le patologiche pratiche sessuali del premier, siano pronti a garantire condizioni di accesso meritocratiche al mercato del lavoro, chiave di volta per la ricomposizione di questa travagliata Repubblica.

Se lo stesso Gianni Letta afferma che le prospettive dell’attuale governo “sembrano restringersi non ad anni ma a periodi e misure di tempo più contenuti”, è giunto il momento che la politica tutta torni ad essere portatrice fattiva delle reali esigenze della società civile. Ogni partito ha la propria storia e dei valori peculiari che lo contraddistinguono, ma il fine deve essere comune: cioè quello di fare risorgere l’Italia a vita nuova, restituendo alle persone il coraggio e la fiducia che nascono da un buon funzionamento delle istituzioni.

martedì 9 novembre 2010

Gazebo in piazza Boccolino



Una nuova pagina politica è stata aperta nel fine settimana scorso da Gianfranco Fini.
Il manifesto per l’Italia, con la sua spontaneità, la chiarezza dei contenuti e la puntualità del suo messaggio ha toccato le corde degli italiani di quelli che attendevano una svolta da molto, troppo tempo. A Perugia abbiamo chiuso un capitolo e ne abbiamo aperto un altro, fatto di innovazione di attivismo e di concretezza politica mettendo al centro dell’attenzione i problemi di questo Paese chiamandoli per nome ed invocando una presa di responsabilità da parte di tutti.
E’ per questo che già da sabato e domenica Futuro e Liberta’ sarà presente con un gazebo in piazza Boccolino per proporre a tutti i cittadini osimani la sottoscrizione del manifesto di Futuro e Libertà.
Nell’occasione metteremo a disposizione dei cittadini osimani anche la petizione contro la vendita della scuola Bruno da Osimo, e a favore delle scuole nel centro storico.
Consideriamo, avendolo rilevato anche in tempi non sospetti, tale problematica non di interesse politico, ma assolutamente sociale che va oltre ogni interesse personale , ma deve essere prerogativa per la tutela di tutti i cittadini residenti e non , nel centro storico di Osimo.
Saranno presenti anche rappresentanti del consiglio di quartiere di osimo centro

mercoledì 3 novembre 2010

Se non ci vuol dire quanto guadagna....

Se non ci vuol dire quanto guadagna che almeno quello stipendio se lo meriti...


Leggiamo la lettera,pubblicata sul blog del comune di osimo, con la quale il sindaco Simoncini chiede alla società ATMA, recante in oggetto i disagi arrecati ad utenti giovani osimani che frequentano il Liceo G. Leopardi in Recanati, un intervento urgente.
E’ ormai noto a tutti che una rappresentante del PD Osimano fa parte del consiglio di amministrazione di tale società , peraltro retribuita, anche se di quanto non ce lo ha ancora spiegato, come del resto non ce lo hanno spiegato altri due rappresentanti del PD , anche loro con nomina politica siedono in societa partecipate alla regione, ma di fatto nonostante le nostre richieste non hanno ancora avuto il coraggio di dire a quanto ammontano i loro stipendi.
Tornando ai ragazzi pero’, e’ assurdo che vengano strumentalizzati politicamente tanto da non prendere neanche in considerazione il problema..
Chissa’ se e’ una svista da parte dell’ ATMA , da parte della rappresentante del PD , o solamente un far finta di nulla per far fare una bieca figura all’amministrazione, e di fatto strumentalizzare politicamente quei 20 ragazzi?
Beh noi crediamo che la cosa principale sia risolvere il problema quindi interesseremo direttamente anche il nostro gruppo consiliare in regione per sollecitare una risposta dall’ ATMA.
Speriamo vivamente di essere in errore, ma se cosi’ non fosse c’e’ una sola parola Vergogna

martedì 2 novembre 2010

Per coloro che dicono "ANCORA IL PARTITO NON CE''"


Roma, 2 nov. - (Adnkronos) - A quanto si apprende il simbolo di Futuro e liberta' sarebbe ormai pronto. Sara' un cerchio diviso in due. La parte alta dovrebbe avere come sfondo il colore azzurro e si leggera' la scritta 'Fini'. La parte bassa sarebbe invece verde con la scritta 'Futuro e liberta'''.

Nel logo non manchera' il tricolore, collocato in un angolo in basso. Le riserve e i dubbi dei giorni scorsi sarebbero dunque sciolti con la decisione di personalizzare il 'marchio di fabbrica' inserendo il nome del leader. Il debutto, e' confermato, avverra' alla convention di Perugia del 6 e 7 novembre.