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Intervento FIni MIlano

Intervento Alessandro Buccelli congresso provinciale

lunedì 30 agosto 2010

RINNOVAMENTO TOTALE

Al passo con i tempi necessita’ di rinnovamento
I fondi messi a disposizione da parte dell’Unione Europea sono di due tipi: fondi strutturali e fondi settoriali o altrimenti chiamati a gestione diretta.
I fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR, Fondo sociale europeo – FSE e Fondi di Coesione) sono programmati ed erogati direttamente dai governi nazionali e regionali dei paesi membri; mentre i fondi a gestione diretta sono programmati ed erogati da parte delle direzioni generali della Commissione Europea.
I primi hanno come obiettivo quello di contribuire alla riduzione del divario esistente tra i pesi membri e supportare il loro sviluppo economico e sociale (attraverso il finanziamento delle infrastrutture, degli aiuti alle imprese, specie nel settore dell’innovazione tecnologica, e delle politiche sociali di inserimento lavorativo, occupabilità, adattabilità e pari opportunità).
I secondi hanno, invece, l’obiettivo di supportare la definizione e l’implementazione di politiche comuni in settori strategici, quali, a titolo d’esempio, la ricerca e l’innovazione tecnologica, l’ambiente, l’imprenditorialità, il life long learning. Primari destinatari dei fondi settoriali sono le amministrazioni e aziende pubbliche europee; anche se esistono fondi destinati a imprese private, università e centri di ricerca (quali il VII programma quadro per la ricerca e innovazione tecnologica) e ai soggetti del terzo settore. Accedono invece ai fondi strutturali tutti i soggetti economici di un territorio in relazione alla destinazione dei fondi.
Sarebbe auspicabile che gli enti locali esercitassero il ruolo di capofila, nell’ambito dei network e dei progetti finanziati dai fondi settoriali, di partenariati locali, per la sperimentazione e la progettazione di azioni congiunte (a titolo d’esempio, piani energetici, servizi reali per il supporto all’imprenditorialità, portale unico per le prenotazioni turistiche). La scarsa rilevanza data ai fondi settoriali è dimostrata anche dalla forma prevalente di accesso a queste risorse: prevale l’accesso di tipo “contingente”, quello cioè guidato dalla disponibilità di bandi aperti, rispetto all’accesso di tipo “strategico”, che prevede l’individuazione dei programmi più coerenti rispetto ai fabbisogni dell’ente.
L’utilizzo di un approccio di tipo contingente ai fondi è dimostrato dall’elevato coinvolgimento di consulenti esterni nella gestione delle attività degli uffici politiche comunitarie (il 73% dei comuni intervistati e il 92% delle province utilizza risorse esterne) e da un processo di accesso ai fondi che si basa sulla segnalazione dei bandi aperti alle direzioni dell’ente, rispetto a uno più virtuoso e strategico.
L’accesso contingente può essere molto rischioso, in quanto richiede un investimento iniziale rilevante (dovuto per esempio al coinvolgimento di consulenti esterni); la qualità della richiesta di finanziamento può essere di basso livello, data la finestra temporale limitata per l’invio dell’idea progettuale (il formulario) e vi è maggiore difficoltà nella definizione di un budget accurato, che permetta di sfruttare adeguatamente gli asset dell’ente come cofinanziamento economico al progetto, considerato che nella maggior parte dei casi i programmi comunitari richiedono una partecipazione finanziaria o economica del beneficiario per circa il 50% dei costi del progetto.
I rischi di una definizione poco accurata del budget sono rilevanti: se non si stima in modo puntuale il cofinanziamento economico, vi è la necessità di garantire un apporto finanziario di risorse che devono essere attinte dai bilanci sempre più limitati degli enti e gli effetti dell’anticipazione del pagamento delle spese rispetto all’incasso del finanziamento può generare problemi di cassa difficili da gestire.
La capacità di passare da un approccio contingente a uno strategico sarà l’elemento che permetterà di incrementare l’attrazione di fondi europei a gestione diretta negli enti locali, migliorandone anche il tasso di successo, che nei comuni intervistati è il 50% delle richieste predisposte e il 65% nelle province.
Tale passaggio richiede però una organizzazione interna all’ente che:
1. introduca un’attività di formazione costante rivolta ai funzionari e dirigenti sulla conoscenza dei programmi UE e sulle tecniche di progettazione europea;
2. adotti una programmazione pluriennale per l’accesso ai bandi di interesse;
3. individui dei referenti nelle sedi europee per svolgere attività di lobbying;
4. utilizzi strumenti informativi efficaci per la conoscenza in anticipo delle scadenze dei bandi europei;
5. favorisca la partecipazione a network internazionali
6. sia in grado di organizzare a livello locale progetti di qualità, innovativi e partenariati autorevoli.
Personalmente non credo che la scelta del consulente esterno per i fondi europei sia la soluzione migliore, o quantomeno la soluzione che da sola consenta di accedere a risorse significative. Credo invece che principalmente vada orientata la struttura amministrativa nel suo complesso verso un modo di lavorare ‘per progetti’ anticipando quelli che sono i possibili canali di finanziamento, strutturando partenariati e reti locali di cui l’amministrazione si deve fare promotrice e protagonista.
Così facendo non solo si faciliterebbe il percorso di accesso ai fondi europei, ma si realizzerebbero le condizioni per sviluppare una progettazione idonea ad essere presentata ed eventualmente finanziata su tutte le opportunità e i bandi, a prescindere da chi li emana.
Studio Di f.Travagliati.
Questo testimonia la nostra richiesta di un radicale cambiamento che l’amministrazione deve per forza affrontare, i tempi cambiano e con essi le tecnologie e inevitabilmente se i dirigenti da una parte e gli amministratori dall’altra non si adeguano devono essere sostituiti.
A dimostrazione di quello che scriviamo siamo a pubblicare l’ultima graduatoria pubblicata circa due mesi fa sul progetto integrato bando asse 5 2007 2013 relativi all’ambito provinciale di Ancona con la graduatoria dei beneficiari ammessi al finanziamento, dove Osimo non e’ assolutamente presente.
http://www.europa.marche.it/LinkClick.aspx?fileticket=qXcOyuG3_Mw%3d&tabid=325
Da pagina 5 in poi potrete trovare tutti i comuni che hanno beneficiato di tali stanziamenti.
Si spazia da Ancona a jesi , a Camerano, Offagna, allo stanziamento dei fondi per la ripulitura del fiume musone, siu dove noi abbiamo la pista ciclabile, e mentre Pugnaloni con il Pd la vuole illuminare gli altri comuni se la sistemano con i fondi comunitari…..e soprattutto ne fanno di nuove…..ma fosse solo questo..andate a guardare…
Non mi soffermo sul fatto che nessuno neanche coloro che dall’opposizione “sbaraitano “ e nulla concludono hanno mai parlato di cio’ nonostante la regione sia governata dai loro amici del pd.
Per concludere vorremmo portare a conoscenza della cittadinanza che esiste la possibilita’ per reperire fondi su:
http://www.europa.marche.it/
Il bello e’ che in questi uffici, e soprattutto in quello della cultura, i dirigenti sono osimani….

sabato 28 agosto 2010

sempre alle solite

Siamo sempre alle solite, il nodo Gordiano della politica osimana e’ il patto di stabilita’.
Quello che pero’ notiamo e’ la speculazione politica che se ne fa da una parte e dall’altra.
Nessuna proposta seria dalle opposizioni, e forse troppo giustificalismo dall’altra, ma una totale speculazione su una crisi che la politica non dovrebbe cavalcare, ma combattere.
Certo, siamo perfettamente d’accordo con Paola Andreoni per quanto riguarda le scuole in centro a dimostrazione che la politica puo’ trovare differenze di ideali ma convergenza su pubbliche scelte. Non ci stancheremo mai di dire, che l’amministrazione dovrebbe svoltare e cercare viste le ultime dichiarazioni di chiusura al Pd , di effettuare delle scelte coraggiose, che pero’ possano ridare slancio alla politica osimana, scelte che pero’ solo il sindaco puo’ fare.
Non si puo’ certamente rimanere legati ai vecchi sistemi per cercare di ipotizzare un futuro migliore, ma bisogna cambiare; idee nuove, forze nuove e slancio politico amministrativo, questi gli ingredienti a nostro avviso per dare la vera svolta a questa situazione stagnante..
Apprezziamo per questo la scelta di Argentina Severini, di candidarsi alla guida del Pd, dove i giovani, anche se di qualcuno non certamente giovane potrebbe fare a meno , stano tentando di prendere in mano una situazione ormai stantia.
“Rivoluzione”, che di fatto non e’ avvenuta negli altri movimenti , civici e non.
Come sempre abbiamo sostenuto che non c’e’ stato un ricambio generazionale nell’amministrazione, che sicuramente avrebbe contribuito a dare slancio e vigore alla citta’ tutta.
Non siamo a chiedere prebende come sicuramente i lettori maligni potrebbero pensare, come abbiamo gia’ dichiarato non abbiamo bisogno di entrare in campo in una partita difficile a dieci minuti dalla fine, e se si andasse ai rigori, e se veramente ci fosse voglia di apertura verso il centrodestra, allora chiederemo inequivocabilmente di essere tra i rigoristi.
Altrimenti la partita la lasceremo giocare agli altri, e ci organizzeremo per il prossimo torneo.
E non veniteci a dire che squadra che vince non si cambia.

mercoledì 11 agosto 2010

I programmi

leggiamo, e ne siamo compiaciuti, dell'apertura che il Sindaco Simoncini ha dimostrato verso Generazione iItalia.
Dopoo la bagarre politica di questi giorni sulla quale non intendiamo ritornare perche non e' mai stato e mai sara' nel nmostro stile affrontare il dibattito politico a quei livelli,sui contenuti.
Siamo lieti di confrontarci e discutere con tutte le forze politiche di centrodestra, e liste civiche, ma la condivisione deve aasolutamente essere di uomini e di programmi.
QUindi benvenga l'apertura delle civiche a Generazione Italia, ma il nostro intento semmai ci fosse condivisione, e' quello di sederci e parlare di scelte programmatiche future, al fine di affrontare tutti quei problemi che attanagliano il nostro paese e la nostra citta' in particolare, il lavoro, i problemi delle classi sociali meno abbienti, la viabilità la rivalorizzazione del centro storico, e lo sviluppo del turismo.
Per fare tutto cio' servono piu' energie fresche e nuove che , come sempre abbiamo sottolineato, mancano ad oggi nel panorama politico osimano..

Alessandro Buccelli
Generazione Italia

lunedì 9 agosto 2010

Pista ciclabile

Leggiamo sulla stampa dei furti alla pista ciclabile di Cmpocavallo ; film già visto, e potremmo dire lo avevamo detto da tempo, ma come sempre non siamo qua per fare sterili polemiche come qualcuno ha ultimamente sostenuto….
Dopo la proposta dei vigili urbani in bicicletta, o con motorini elettrici, l’unico risultato ottenuto e’ stata qualche multa a persone che non tenevano il cane al guinzaglio, giusto, per carità, ma ci viene comunque da sorridere.
Quella zona è ormai frequentatissima; è di per se sotto controllata durante la settimana, quando le pattuglie dovrebbero essere operative, figuriamoci il finesettimana, dove al posto di un vigile al telefono risponde una segreteria telefonica, che dice: “solo per motivi urgenti, chiamare il seguente numero”….ma che cos’e’ urgente?...Una cosa urgente per me, potrebbe non esserlo per un altro, equivale a dire se devi disturbare il vigile reperibile disturbalo ….ma solo in caso di morte……immaginiamoci una persona anziana che chiama….ma questa e’ un’altra storia.
Le soluzioni potrebbero esserci, e noi siamo a riproporle ancora una volta:
Vigili urbani in bicicletta o con motorini elettrici, collaborazione con le societa’ ciclistiche amatoriali, che hanno sempre qualcuno da quelle parti, e difficilmente girano da soli, oppure gli anziani, visto che l’amministrazione per la sicurezza ha deciso di utlizzare l’associazione “noi anziani”, per il cui lavoro ed efficienza mi congratulo pubblicamente con il sig, Cenci, si potrebbe affidare a loro anche il controllo della pista ciclabile.
Speriamo di non dover arrivare a pagare il parcheggio per fare una corsetta tranquilli, anche se tutto sommato potrebbe essere una soluzione, una piccola cifra, per un’ora di tranquillita’ (dove siamo arrivati…)
Sorrido alla proposta del PD, illuminare la pista ciclabile: niente di piu’ assurdo, forse gli uomini e le donne del PD sarebbe il caso che la frequentassero di più durante tutto l’anno, e non solo in campagna elettorale cosi’ da rendersi conto, che la pista ciclabile avrebbe bisogno di punti di acqua, andrebbe messa in sicurezza, ci sono delle zone pericolose e franate.
Ricordiamo poi a tutti i cittadini ,che la competenza, acqua potabile a parte, e’ della provincia, amministrata dal Pd, provincia che ha lasciato il fiume Musone, e di conseguenza le sponde dove gravita la pista ciclabile, in condizioni pietose.
Tornando all’illuminazione, vista la situazione che vive Osimo in questo periodo, che cosa succederebbe se di notte il percorso fosse illuminato? Chi lo frequenterebbe?
La mattina gli utenti correrebbero su un tappeto di lattine, bottiglie e quantaltro, non riusciamo a gestire le logge di notte , figuriamoci una pista ciclabile.
La natura della pista di Campocavallo e’ questa, l’aperta campagna, se volete panchine illuminazione ecc. potete tranquillamente andare a correre a Piazza Nuova.

lunedì 2 agosto 2010

La colpa e' di tutti

Si continua a litigare per capire di chi sia la colpa se Osimo e’ un cantiere perenne.
Vero, il piano regolatore e’ stato fatto dall’amministrazione Niccoli, , e’ anche vero pero’, che un piano regolatore dovrebbe valere per molti anni e quindi dovrebbe essere tutelato da tutti.
In poche parole tutte queste nuove costruzioni e licenze edilizie potevano essere spalmate in piu’ decenni non in mesi o anni; quindi la colpa e’, di chi da una parte , ha approvato il piano regolatore, e di chi dall’altra, inequivocabilmente, non lo ha tutelato abbastanza.
La cittadinanza i cittadini e Osimo tutta, non hanno ricavato nulla, anzi forse ci hanno rimesso su piu’ fronti, da queste lottizzazioni, (viabilita’, spazi verdi, ecc.) questo sta a significare che gli imprenditori edili Osimani e non solo , non hanno avuto assolutamente un minimo di buonsenso, costruendo a caso , e soprattutto senza un minimo di “concezione estetica”, e paesaggistica.
A contribuire a tutto ciò , esistono anche quegli osimani, che da una parte si lamentano e dall’altra appena hanno la possibilità di ricavare qualche cosa, passerebbero sopra il cadavere delle proprie madri, per rendere edificabile il proprio pezzetto di terra.
Un po’ come succede in centro; i “benpensanti “ si lamentano e poi sono i primi ad affittare in nero o a posto letto appartamenti ad extracomunitari, sono i primi a chiedere ai servizi sociali se hanno qualcuno da mandargli, tanto l’affitto lo paga il comune, chi occupera’ poi l’appartamento non e’ un problema, e i vicini?
“Affari loro”. ( questo e’ uno dei motivi per cui il nostro centro storico e’ ormai fatiscente, che senso ha infatti ristrutturare un appartamento se tanto c’e’ la possibilità di affittarlo a chi dell’estetica e soprattutto della sicurezza non ne fa una prerogativa?)
Oppure sempre tutti quegli osimani perbene che si lamentano dei parcheggi, poi sono proprietari di due o tre garage, ma quelli li affittano….
Ma il “vil denaro” e’ sempre troppo importante e ofusca un po’ gli occhi di tutti, da una parte e dall’altra , infatti come tutti hanno potuto notare nessuno del coordinamento del PD Osimano ha ancora dato risposte alle nostre domande sugli incarichi ricevuti, e soprattutto sugli stipendi che la collettivita’ ,ossia tutti noi, gli stiamo elargendo.
Forse il problema e’ che la classe politica osimana dovrebbe cambiare radicalmente, da una parte e dall’altra , si fanno sempre gli stessi nomi ormai da 20 anni, nessun movimento sia nelle liste civiche che nelle opposizioni e’ riuscito a creare una classe dirigente nuova.. …
Non me ne vogliano ne’ alcuni assessori, ne’ alcuni consiglieri, ma siete li da 15/20 anni, e sarebbe stata sicuramente la stessa cosa anche se le elezioni le avessero vinte le sinistre.
Credo che servano forze nuove e gente piu’ fresca…forse una nuova “Generazione” che non abbia sulle spalle vicende passate, e possa evitare gli errori del presente, ma che possa determinare “ il Futuro e Libertà’ “ della Citta’, perche’ come sempre chi “semina vento non puo’ che raccogliere tempesta”.