Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Non poteva esser diversamente nel partito dove “Lui (Silvio) ha sempre ragione”. Il partito di Berlusconi (Silvio) domani sarà il partito di Berlusconi (Marina). “Tutto cambia affinchè nulla cambi”, questa sembra esser la regola approvata ieri dal Pdl per la nuova fase del partito. Nuova fase delineata da Verdini. Abbiamo detto tutto. O quasi. Infatti, grazie al “Lodo Verdini”, i coordinatori provinciali e regionali del Pdl saranno indicati da un assemblea di eletti (parlamentari, eurodeputati, consiglieri, sindaci e via dicendo) e non dai tesserati. Insomma, sei iscritto al Pdl? Hai buttato i tuoi soldi. Al massimo ti facciamo eleggere il coordinatore cittadino…
Ma c’è di più: il partito degli eletti se non elegge i coordinatori regionali con una percentuale bulgara del 75%, demanda – de facto – la scelta a Lui (sempre Lui), Silvio. Quindi, se tutti i capicorrente locali non si metton d’accordo, ecco che arriva Silvio e “ghe pensi mì”.
Idem per i coordinatori provinciali: o vengono eletti con un voto in più del il 50% oppure la scelta spetta a Lui (sempre Lui), Silvio. Il Pdl resta il partito del centralismo carismatico. Da oggi è anche il partito dei capicorrente. Il “buon” Verdini ha fatto un capolavoro: ha sommato il male principale della prima repubblica (il correntismo) con il male della seconda (il cesarismo). Risultato: il Pdl. Auguri.
PS: scommettiamo che noi di FLI sapremo fare di meglio, moooolto di meglio?
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